Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1929, XXVII.djvu/498

490 ATTO PRIMO
Ecclittico. (Farò che tutto creda

La sua semplicità).
Olà, Claudio, Pasquino, (vengono due Servi
La macchina movete,
Fate ch’ella s’appressi al canocchiale;
Onde mirando in quella
Il signor Bonafede
Movere le figure ad una ad una,
Creda mirar nel Mondo della Luna. (partono i Servi
Quanti sciocchi mortali
Con falsi canocchiali
Credono di veder la verità,
E non sanno scoprir la falsità.
Quanti van scrutinando
Quello che gli altri fanno,
E se stessi conoscere non sanno.
(Si vede accostarsi alla cima del canocchiale una macchina illuminata, dentro la quale si muovono alcune figure.
Il signor Bonafede
Ora di veder crede
Le lunatiche donne sol lassù,
E lunatiche sono ancor quaggiù.
(Bonafede esce dalla specula ridendo
Bonafede. Ho veduto, ho veduto.
Ecclitico. E cosa mai?
Bonafede. Ho veduto una cosa bella assai.
  Ho veduto una ragazza
  Far carezze ad un vecchietto.
  Oh che gusto, oh che diletto,
  Che quel vecchio proverà.
  Oh che mondo benedetto,
  Oh che gran felicità! (torna nella specula
Ecclitico. Se una ragazza fa carezze a un vecchio,
Non la sprona l’amor, ma l’interesse;
Lo vezzeggia, lo adora.