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486 ATTO PRIMO
Ecclitico. Basta, basta, discepoli,

Alla triforme dea le voci giunsero;
Esauditi sarete in breve termine.
Su via, tosto sugli omeri
Prendete l’arcimassimo
Mio canocchial novissimo.
Drizzatel su la specula 1,
Perpendicolarmente in ver l’ecclitica.
Vuò veder se avvicinasi
De’ due pianeti il sinodo,
Idest, quando la luna al sol congiungesi,
Che dal mondo volgare ecclissi appellasi.
Andate, andate subito,
Pria che Cinzia ritorni al suo decubito.
Scolari.   Prendiamo, fratelli,
  Il gran telescopio,
  O sia microscopio,
  O sia canocchial.
  Vedrem della luna
  Se il tondo sereno
  Sia un mondo ripieno
  Di gente mortal.
(Prendono il canocchiale, e lo portano dentro alla specula2, vedendosi spuntar fuori dalla sommità della medesima.
Ecclitico. Oh le gran belle cose,
Che a intendere si danno
A quei che poco sanno per natura!
Oh che gran bel mestier ch’è l’impostura!
Chi finge di saper accrescer l’oro,
Chi cavar un tesoro,
Chi dispensa segreti,
Chi parla dei pianeti,
Chi vende mercanzia
Di falsa ipocrisia;

  1. Ed. Zatta (1794): specola.
  2. Zatta: lo portano alla specola.