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IL FINTO PRINCIPE 475
Cleante. Forse Floro è costui?

Crocco.   Servo, eccellenza.
Cleante. Chi sei?
Crocco.   Floro son io, per obbedirla.
Cleante. Quello sei che Lesbina
In consorte desia?
Crocco.   Così si dice.
(Se Lesbina è la sposa, io son (elice).
Cleante. Va tosto in quella stanza,
Ivi la troverai,
E all’oscuro, se vuoi, la sposerai.
Crocco. Vado, signor; di lume io non mi curo.
Ci possiamo1 sposar anche all’oscuro. (parte

SCENA XI.

Cleante, poi Roberto, poi Lesbina.

Cleante. Imparerà l’indegno

Le (emmine a tradir.
Roberto.   Principe, è questo
Il (oglio in cui Ferrante
A me cede Rosmira.
Cleante.   Osservo in questo
I caratteri stessi (tira fuori la caria acuta da Lindora
Simili a quei di Floro,
Con 2 quai promise di sposar Lindora.
Ah, comincio a temere
Che il principe Ferrante
Sia veramente estinto,
E che un qualche impostor tal siasi finto.
Lesbina. Olà, con sua licenza. (passeggia con aria
Cleante. Che fai, Lesbina?
Lesbina. Anch’io son eccellenza.

  1. Edd. Fenzo e Tevernin: potiamo.
  2. Zatta: Co'.