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IL FINTO PRINCIPE | 449 |
E tutti allor sapranno,
Che il principe Ferrante
È quel che a questi stati or reca onore.
Lindora. (Ed invola la pace a questo core).
Cleante. * Deh sospirar lasciatemi
Qualche momento in pace!
Capace di consiglio
La mia ragion non è.
Mi trovo in un istante
Confuso, amico, amante,
E non so dir perchè 1. (parte
SCENA IV.
Lindora e Floro.
Hai sentito chi sono?
Lindora. Vi domando perdono.
Floro. Non meriti perdon, vuò castigarti.
Lindora. Signor, son donna alfine;
Compatir mi dovete.
Floro. Pellegrina, ho burlato;
Non son un cavalier sì mal creato.
Lindora. Signor principe mio,
Quando burlato ha lei, burlato ho anch’io.
Floro. Siete ancor persuasa
Ch’io sia il prence Ferrante, e non sia Floro?
Lindora. Io lo sento, io lo vedo.
Ma se in viso vi guardo, ancor nol credo.
- ↑ Quest’arietta così si legge nella sc. 11 del I atto dell’Artaserse (1730) di Pietro Metastasio: Deh respirar lasciatemi — Qualche momento in pace! I — Capace — Di risolvere — La mia ragion non è- — Mi trovo in un istante — Giudice, amico, amante, — E delinquente, e re ". Fu soppressa nell’ed. Zatta.