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IL FINTO PRINCIPE 439


SCENA XI.

Lesbina e detti.

Lesbina. Allegrezza, allegrezza.

Rosmira.   E che sarà?
Roberto. Qualch’altro caso inaspettato e strano?
Lesbina. Il prìncipe Ferrante è vivo e sano.
Rosmira. (Misera me!)
Roberto.   Che sento?
Cleante. Donde sapesti ciò?
Lesbina.   Lo vidi io stessa
Ora smontar dalla carrozza, e poi
Or ora lo vedrete ancora voi.
Cleante. Vattene, non ti credo.
Rosmira. Derìdermi tu vuoi.
Roberto.   Ma se fu ucciso,
Come vuoi ch’egli vivo a creder s’abbia?
Lesbina. Eccolo ch’egli vien, per farvi rabbia. (parte

SCENA XII.

Floro, sotto il nome di Ferrante, e detti.

Rosmira. Sarà qualche impostor.

Roberto.   Pur troppo è desso,
Lo conosco pur troppo agli atti, al viso.
Ah che m’opprime il cuor duolo improvviso!
Dorinda. Cleante, che sarà?
Cleante.   Dir nol saprei.
Roberto. Interrotti fra noi son gl’imenei.
Floro. Principi, principesse,
Eccomi alfin per grazia della sorte
Fuggito dalie branche della morte.
Rosmira. Ne godo.
Roberto.   Mi rallegro.
Cleante.   Mi consolo.