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IL FINTO PRINCIPE | 437 |
Con le mie proprie man v’ammazzerò. (finge ferirla
Lindora. Ahimè, che mal v’ho fatto,
Che morta mi volete?
Crocco. Ah, ah, pentita siete.
Il vostro gran dolore inver si vede:
Quanto è pazzo quell’uom che a donna crede.
Vagabonda pellegrina.
Nel variar clima e paese,
Addolcir sa l’Alemano,
Divertirsi col Francese,
E dar spasso all’Italiano.
Con quel dire languidetta:
Meiner schene corsomerdiner1.
E con questo assai più fina:
D’une pauvre fille honteuse
Ah mon cher, ajè2 pitié.
Con quell’altro: Bel visetto3,
Questo cor vi donerò:
Il mio caro coccoletto,
Non mi fate più penar.
E alle donne voi credete?
Cari matti, nol sapete?
Hanno l’arte d’ingannar. (parte
SCENA IX.
Lindora sola.
Del gracchiar di costui: sarei ben pazza,
Se uccider mi volessi
Per un che più non vive.