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434 ATTO PRIMO
Floro. E se son bastonato,

Che cosa importa a te?
Crocco. Basta che non bastonino ancor me.
Floro. Non dubitar, vien meco:
A parte tu sarai di mie fortune.
Se scoperti saremo,
Pigliaremo la dote, e se n’andremo.
Crocco. Quest’è miglior partito
Che della principessa esser marito.
Floro. Ci cambiaremo nome.
Chiamami tu Ferrante,
Floro ti chiamerò.
Direm che fu creduto
Il principe da ognun di vita privo;
Che Floro è il morto, e che Ferrante è vivo.
Crocco. Lo dirò con un patto,
Che se vien brutto tempo, io me la batto.
Floro. Seguimi, e non temer, che anderà bene.
Spirito in questo mondo aver conviene.
  Guardami in volto,
  Guarda che brio,
  Tutto son io
  Grazia e beltà.
  Con le madame;
  Piango e sospiro
  Con chi m’offende,
  Sbuffo e deliro.
  L’aria di nobile
  Bene mi sta. (parte

SCENA VIII.

Crocco, poi Lindora in abito da pellegrina'.

Crocco. Capperi! la sa lunga. Io vo alla buona;

Incontrar non vorrei qualche malanno.