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430 | ATTO PRIMO |
SCENA IV.
Roberto, poi Cleante e Dorinda.
Nei confini del cuore.
Cleante. Amico, è morto
Il principe Ferrante. Il passo avea
Ver Sorrento addrizzato. Audace turba
D’indegni masnadieri
L’assalì, pose in fuga i servi amanti,
Lo rese inerme e solo,
E con colpi crudei lo stese al suolo.
Roberto. Misero prence, il suo destin mi spreme
Dagli occhi il pianto.
Dorinda. Il suo destin dovrebbe
Consolarti, o german.
Roberto. Perchè?
Dorinda. Tu sei
Amante di Rosmira.
Cleante. E puoi, se brami,
Conseguir la sua mano.
Roberto. Se l’accorda il germano,
Posso seco sperar d’esser felice.
Cleante. Sperarla a te non lice
Che per una sol via.
Roberto. Deh me l’addita.
Tutto, tutto farò.
Cleante. Tu ami Rosmira,
Ed io Dorinda adoro.
Con Rosmira godrai tu lieta sorte.
Se Dorinda di me sarà consorte.
Roberto. Dorinda all’amor tuo darà ristoro,
Quando io stringa al mio seno il bel che adoro.
Dorinda. Dunque morte crudele,