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IL FINTO PRINCIPE 429
Amor per un che non ha mai veduto?

Io so che quando il padre
Le propose tai nozze,
Ella il capo menava per dispetto.
Non so come sia nato un tale affetto.
Roberto. Nacque in lei da virtude.
Lesbina.   Oh, signor caro,
Questa virtù d’amar per complimento,
Dalle donne non s’usa.
Io son un po’ furbetta,
Conosco il di lei core, e giocherei
Che il principe Ferrante,
Ora che non v’è più, le dà conforto,
E a lei non è piaciuto altro che morto.
Roberto. Ma perchè dici questo? E di chi credi
Arda il cor di Rosmira?
Lesbina.   Io non lo so:
Ma aspettate un pochino e lo saprò.
Lasciate eh! io vi miri. Oh come rosse
Vi vengono le guanciel Oh come sbatte
Tremula di quegli occhi la pupilla!
Ecco, ecco, già leggo
Su quella fronte il ver scritto e spiegato:
Roberto di Rosmira è amante amato.
* Se col labbro vi dicon gli amanti
  Che in amore son fidi e costanti,
  Folli siete se voi gli credete,
  V’ingannate se pur li ascoltate:
  Quanto vario dal labbro hanno il cor!
  Troppo rare quell’anime sono
  Che in amore palesino il vero.
  V’è chi tiene celato l’ardor1. (parte

  1. Quest’aria fu soppressa nell’ed. Zatta, ma si trova in tutte le edizioni precedenti.