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IL NEGLIGENTE | 415 |
A me basta la mano; e voi sarete
Padron del vostro, fino che vivete.
Filiberto. Io son contento.
Lisaura. Ed io felice sono.
Dorindo. Donatemi la destra, il cor vi dono.
Filiberto. Aurelia, andate tosto
Fuori di casa mia.
Aurelia. Poco m’importa;
Di già son maritata.
Cornelio. V’ingannate.
Se la roba non v’è, più non vi voglio.
Non val l’obbligazione.
Aurelia. Voi mi sposaste senza condizione.
Voglia, o non voglia, alfin vostra son io.
Cornelio. Ho fatto un bel guadagno da par mio.
Filiberto. Se speraste goder, soffrite il danno:
Sopra l’ingannator cade l’inganno.
Porporina. Pietà, signor padron.
Pasquino. 7Misericordia.
Filiberto. Siete qui, disgraziati?
Ancor per questa volta
Vi siano i vostri falli perdonati.
CORO.
Chi lieto giubila,
Chi tristo geme,
Chi piange e freme,
Chi lieto sta.
Dolente è il core
Del traditore,
Ma l’innocente
Godendo va.
Fine del Dramma.