Porporina. (Oh me infelice!)
Pasquino. (Oh povero Pasquino!)
Porporina. (Far la pace vorrei, ma non conviene,
Che la prima io sia).
Pasquino. (Mi vien la fantasia
Di chiamarla, ma temo un qualche oltraggio)
Porporina. (Porporina, fa cor).
Pasquino. (Pasquin, coraggio).
Porporina. Compatisca, signor. (gli passa dinanzi
Pasquino. La compatisco.
Dove, padrona?1
Porporina. Dove mi guida il piè.
Pasquino. È in collera con me?
Porporina. Parmi averne ragione.
Pasquino. Io ho più ragion di lei.
Porporina. Lei badi a’ fatti suoi, ch’io bado a’ miei.
Pasquino. Bella cosa davvero:
Lasciar per un amante il suo marito!
Porporina. Veramente polito!
Trovarsi un’amorosa,
E abbandonar così la propria sposa!
Pasquino. L’ho fatto per vendetta.
Porporina. Ed io per far servizio alla padrona.
Pasquino. Con Aurelia scherzai, credilo a me.
Porporina. Giuro ch’io non amai altri che te.
Pasquino. Dunque tu mi vuoi ben?
Porporina. Pur troppo, ingrato.
Pasquino. Ed io son di te sola innamorato.
Porporina. Per altro ti ho sentito...
Pasquino. Ti ho veduta frattanto...
Porporina. Mi hai fatto sospirare.
Pasquino. Ho tanto pianto!
Porporina. Briccon, così tradirmi?
Pasquino. Via, facciamo la pace,
- ↑ Ed. Zatta: Serva, dove, padrona?