Filiberto. Cancaro! tu sei lesto.
Sentimi, andar dovrai...
Dove ha detto? (a Porporina
Porporina. A Palazzo.
Filiberto. Anderai a Palazzo,
Cercherai conto di messer Imbroglio.
Portagli questa borsa.
Digli che si ricordi
Di sostenere in punto di ragione,
Ch’io son chiamato alla sostituzione.
Digli che il testamento parla chiaro,
Che il testamento io l’ho,
E che, quando bisogni, il cercherò.
Digli...
Pasquino. Basta: ih, ih, che diavol fate?
Tante cose in un fiato?
Voi m’avete imbrogliato.
Filiberto. Te lo tornerò a dir. Oh che fatica!
Anderai a Palazzo.
Pasquino. Ben.
Filiberto. Vedrai 1
Messer Imbroglio.
Pasquino. Si.
Filiberto. E gli darai
Questa borsa.
Pasquino. Fin qua me ne ricordo.
E poi?
Filiberto. E poi, che il testamento io l’ho;
Che non l’ho ancor trovato,
Ma ch’io sono chiamato
Alla sostituzione,
E che sostenga ben la mia ragione.
- ↑ Nelle edd. Tevernin, Zatta ecc. fu così mutato: "Andrai a Palazzo. Pasq. Bene. Fil. E là vedrai ecc.