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352 | ATTO TERZO |
Preparato è il burchiello,
Mandato avanti ho i servitori miei;
Che veniste voi meco io bramerei.
Giacinto. Non ricuso l’onor che voi mi fate.
Rosanna. Anzi, se non sdegnate,
Quando nella mia casa voi sarete,
Io farovvi padrone, e disporrete.
Giacinto. Io, Rosanna, perchè?
Rosanna. Perchè se veri
Son que’ detti di ieri...
Basta, di più non dico.
Giacinto. Sì, mia cara, v’intendo,
E da voi sol la mia fortuna attendo. (parte
SCENA XI.
Rosanna sola.
Che piace al genio mio.
Per lui, a poco a poco,
M’accese un dolce foco in seno Amore.
L’amo, l’adoro, e gli ho donato il core.
Principiai amar per gioco,
E d’amor il cor m’accesi;
Già m’alletta il dolce foco,
E maggiore ognor si fa.
Fra i piaceri e fra i diletti
Oggi nacque il mio tormento;
Ma d’amare io non mi pento,
Perchè spero alfin pietà. (parte