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L'ARCADIA IN BRENTA 351



SCENA IX.

Madama Lindora, poi Giacinto.

Lindora. Povero Conte! Al certo riderei,

Se non mi fesse il rider tanto male.
Giacinto. Madama, siete attesa.
Avrete di già intesa
La disgrazia dell’ospite compito,
Che per la bell’Arcadia è già fallito.
Rosanna, che non lungi ha la sua villa,
Tutti seco c’invita:
Colà l’Arcadia unita
Sarà con più giudizio,
E con noi condurremo anco Fabrizio.
Lindora. Oh povero Fabroni!
Me ne dispiace assai; ma non ci penso,
Perchè se ci pensassi,
Forse per compassion m’attristerei,
E attristandomi un poco, io morirei.
  Non voglio affanni al core,
  Non vuò pensare a guai,
  Non ci ho pensato mai,
  E non ci penserò.
  Io son d’un certo umore,
  Che par che mesta sia,
  E pur malinconia
  Dentro il cor mio non ho. (parte

SCENA X.

Giacinto, poi Rosanna.

Giacinto. Può darsi ch’ella sia

Allegra più di quel ch’ognuno crede,
Ma fa morir d’inedia chi la vede.