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L'ARCADIA IN BRENTA 349

SCENA VIII.

Madama Lindora, poi il Conte con uno Speziale
con vari medicamenti.

Lindora. Io l’amo, è ver, ma non vuò dirlo adesso;

Vuò sostener la gravità del sesso.
Conte. Eccovi lo spezial, signora mia,
Ed ha mezza con lui la spezieria.
Lindora. Il cordiale? (al Conte
Conte. Il cordiale. (allo speziale) Ecco il cordiale.
(a Madama
Lindora. Mezzo voi, mezzo io.
Conte.   Io non ho male.
Lindora. Quando si serve dama,
Ricusar non si può.
Conte. Dite ben, dite bene: io beverò.
(Ne getta mezzo in un bicchiere, e lo beve, poi dà il resto a Lindora
Lindora. È gagliardo?
Conte.  } Un po’ troppo.
Lindora. Ne vuò assaggiar un poco:
Ah no, no, non lo voglio, è tutto foco.
Datemi l’elexir.
Conte.   Eccolo qui.
Lindora. Bevetene voi prima in quel bicchiere.
Conte. Mai io...
Lindora.   Ma voi non siete cavaliere...
Conte. Vi domando perdono:
Vi servo, io bevo, e cavaliero sono.
Lindora. Vi spiace?
Conte.   Niente affatto.
Mi ha posto un Mongibel nel corpo mio.
Lindora. Dunque, quand’è così, non lo vogl’io.
Conte. Ed io intanto l’ho preso.
Lindora.   Ohimè! mi sento