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328 ATTO SECONDO
Rosanna. È molto spiritoso, è molto bello;

Brilla come che a voi brilla il cervello.
Fabrizio. Grazie a lei; a Lauretta,
Graziosa vezzosetta,
Per cui ognora tormentato sono,
Quest’orologio d’or presento in dono.
Laura. Il vostro dono accetto,
E contemplar prometto
In lui la vostra amabile figura,
Perchè voi siete tondo di natura.
Fabrizio. Obbligato. A madama,
Perchè si guardi dalla stranutiglia,
Le do una tabacchiera di Siviglia.
Lindora. Ed io che v’amo tanto, bramerei
Che in questa tabacchiera,
Per poterne goder a tutte l’ore,
Fosse polverizzato il vostro core.
Fabrizio. Che bontà! che finezze!
Conte.   Or di quei doni
Ne disponga ciascuna a suo talento,
E faccia al donator un complimento.
Rosanna. Io pongo quest’anello
Nelle man di Giacinto,
E dico al donatore
Ch’io lo delusi, e questo è il mio pastore.
Fabrizio. Come?
Laura.   Quest’orologio
A Foresto consegno,
E al donator io dico,
Che già di lui non me n’importa un fico.
Fabrizio. Che! che!
Lindora.   La tabacchiera
Al principe presento, e mio pastore,
Perchè quel tabaccaccio mi fa male,
E chi me l’ha donato è un animale.