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L'ARCADIA IN BRENTA 313
Rosanna. Olà, signor Fabrizio,

Più rispetto vi dico, e più giudizio.
  So che celar dovrei
  Il mio novello amore,
  Ma tanto non credei
  Che ardito il vostro core
  Giungesse a delirar.
  Nel seno eguale ardor
  Forse risento anch’io,
  Ma un nobile rigor
  Insegna al foco mio
  Le fiamme a moderar. (parte

SCENA IV.

Fabrizio, poi un Servo che non parla.

Fabrizio. Rosanna mi vuol bene, e mi discaccia;

Laura mi porta affetto, e mi strapazza.
Io non so di che razza
Siano cotesti amori.
Se le ninfe e i pastori
S’innamoran così, son tutti matti;
Questo sembra un amor tra cani e gatti, (viene un Servo
Chi? madama Lindora?
Dille che venga tosto, e non si penta;
Che venga ad onorar l’Arcadia in Brenta. (parte il Servo
Caspita! questa dama
Di conoscermi brama?
Fosse di me invaghita! Allora sì,
Che queste due ragazze
Farei di gelosia diventar pazze.