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L'ARCADIA IN BRENTA | 307 |
Vuol che st’anno lo stesso faccia anch’io.
E poi? e poi vi son quelle ragazze
Che mi piacciono tanto,
E spero aver d’innamorarle il vanto.
Ma diavolo! si spende
Troppo a rotta di collo.
Voglio un po’ far il conto
Quanto ho speso finora,
E quanto doverò spender ancora.
(tira fuori un foglio ed una penna da lapis
Quattrocento bei ducati...
Poverini, sono andati.
Sessantotto bei zecchini...
Sono andati, poverini.
Trenta doppie... oh che animale!
Cento scudi... oh bestiale!
Quanto fanno? Io non lo so.
I zecchini sessantotto
Co’ ducati quattrocento
Fanno... fanno... oh che tormento!
Basta, il conto è bello e fatto,
Perchè un soldo più non ho. (parte
SCENA III.
Giardino che termina al fiume Brenta.
Rosanna, Laura, Giacinto, Foresto sopra sedili erbosi; poi Fabrizio.
Fra questi ameni fiori,
Godere il bel concento
Degli augellin canori!
Che bell’udir quest’aure,
Quell’onde a mormorar!