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BERTOLDO | 281 |
Ma quel timor geloso
Che turba il suo riposo,
Da sè femmina accorta
Alfin dovria scacciar. (parte
SCENA II.
Il Re, la Regina, Aurelia.
Aurelia. Qual merto avran costoro
Per esiger da voi premio o mercede?
Germano, ah ben si vede,
Con vostra buona pace,
Che privarvene ancora vi dispiace.
Se non dorme il vostro cuore
In un cieco indegno amore,
Saprà fare il suo dover.
E se mai pensasse ancora
D’adorar chi v’innamora,
Discacciate un tal pensier. (parte
SCENA III.
Il Re e la Regina.
Regina. Udiste? la germana
Più di me vi conosce. Io non vorrei...
Basta, già m’intendete.
Re. E ancor gelosa siete?
Non giuraste testè, mia cara sposa,
Scacciar la gelosia?
Regina. Non son gelosa.
Re. Di che dunque temer?
Regina. Non so.
Re. Vedete