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264 ATTO SECONDO
Erminio. Placate l’ira vostra...

Aureua. Non soffrirò con pace
11 tradimento audace.
Erminio. Oh Dei! Ma non è vero...
Aurelia. Parto per non udirvi, menzognero. (parte
Erminio. Fermatevi, sentite...
Regina. Dite perfido, dite,
Se offesa, se oltraggiata...
Erminio. Seguo la bella mia, che fugge irata. (parte

SCENA VII.

La Regina sola.

Erminio mi schernisce,

Lo sposo mi tradisce,
M’abbandona ciascun e mi deride,
E il dolor mi tormenta, e non m’uccide?
Barbaro, ingrato sposo,
Traditor, inumano,
Se per affetto insano
Sprezzi il mio fido amore,
Vieni, spietato, a lacerarmi il core.
Ecco il petto innocente:
Impugna, impugna il ferro,
Qua ferisci ed impiaga, alma crudele;
Svena con le tue man la tua fedele.
Ma no, ferma, e rammenta,
Pria di passarmi il petto,
Quel dolce primo affetto
Onde un tempo mi amasti,
Che tuo ben mi chiamasti,
Che tu sei... che son io... ma che ragiono?
Spargo al vento i sospiri, e folle io sono.