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Re. Ho per voi dell’amore.
Erminio. Io del rispetto.
Menghina. Lasciate che ambidue vi stringa al petto.
SCENA 111.
Bertoldino e detti.
Oh cara! A due alla volta!)
Menghina. Potete assicurarvi,
Ch’io sarò per amarvi,
Anzi per inchinarvi.
Bertoldino. Sì, signori, con l’irvi, e con l’ararvi.
Erminio. Oh caro Bertoldino,
Così ben in arnese,
Tu mi rassembri un cavalier francese.
Bertoldino. Oh in quanto a questo poi,
Francese, padron mio, sarete voi.
Re. Eh via, non gli abbadate. (a Menghina
Menghina. Lo fo per convenienza. (al Re
Bertoldino. Signor re, mio padron, con sua licenza.
(entra in mezzo fra il Re e Menghina
Re. Olà, che ardire è il tuo?
Bertoldino. Ognuno puote ricercar il suo.
Erminio. Certo colui è un pazzo. (a Menghina
Menghina. Purtroppo tal egli è per mia disgrazia.
Re. Sei geloso?
Bertoldino. Gnorsì... con buona grazia.
(va tra Erminio e Menghina
Erminio. Ma da me che pretendi?
Bertoldino. Vorrei saper da voi... (a Menghina
Re. Menghina cara,
Pria che lasciarvi io giunga...