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246 | ATTO PRIMO |
Cacasenno. Eh mamma, no.
Menghina. Lasciale, dico, o ch’io ti batterò.
Cacasenno. Tenete, mamma brutta.
Menghina. A me questo, briccone!
Dov’è, dov’è un bastone?
Non voglio esser beffata.
Prenditi, mascalzone, una guanciata.
Cacasenno. Ahi, ahi, nol farò più,
Aiuto, mio papà,
La mamma ha dato a me.
Mai più, no, no, no, no,
Mai più dirò così. (parte
SCENA VIII.
Bertoldino e Menghina.
Non vuò che gli si dia.
Menghina. L’alleverai
Qualche cosa di buono. In questa guisa
Si rovinano i figli;
Se la madre i riprende,
Il padre li difende,
Se il padre li bastona,
La madre gli perdona.
L’uno all’altro nasconde il lor difetto,
E li rovinan poi per troppo affetto.
Bertoldino. Io non so tante istorie.
Sei troppo dottoressa.
Ho inteso dir più volte da mio padre:
Delle femmine questa è la dottrina:
L’ago, il fuso, la rocca e la cucina.
Menghina. Son donna, è vero; è ver, son nata vile,