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Poiché la stampa ha la data del 1746, bisogna intendere il carnevale dell’anno 1745 More Veneto, oppure dell’anno comico 1745-46; e in fatti nei codici marciani 1613-1614 cl. VII, che comprendono il Cattalogo di tutti li Drami rappresentati in Musica in Venezia dall9 anno 1637 fino al presente [1775] ecc., la Vedova accorta è segnata alla fine dell’anno 1745, ma una annotazione corregge la data dicendo: " Questo Dramma fu annotato qui per equivoco non essendo stato rappresentato se non che l’anno 1746" e invero trovasi ripetuto al n. 3 dell’anno 1746. Precede una dedica di N. N. alle Nobili Venerate Dame. Manca nel libretto e nel Cattalogo il nome del poeta. “La Musica de’ recitativi e delle arie segnate con * del Sig. Ferdinando Bertoni ma non si dice chi musicasse il resto. Cantanti principali: Elisabetta Ronchetti, Maria Angela e Carlo Paganini di Firenze, Rosa Tagliavini, Alessandro Cattaui di Cesena (v. anche Wiel, I Teatri Musicali Veneziani ecc., Venezia, 1897, p. 153).

La Vedova accorta fu rappresentata pure”nel Regio Ducal Teatro di Milano, nell’Estate dell’Anno 1746” e uscì colà per le stampe di Carlo Gius. Ghislandi. Precede l’Argomento, che qui riferisco: “Filiberto, Patrizio Fiorentino restato senza Genitori, si trovò in obbligo di assistere a due Sorelle già nubili, Rosaura ed Isabella, le quali essendo ricche di Nobiltà, ma povere di beni di fortuna, sperar non potevano ritrovar per loro alcun partito awantaggioso. Il Fratello per ben collocare alcuna di loro, più intento a procurarle uno Sposo ricco che nobile, le propose Giorgione di Reggello (piccola Terra poco discosta da Firenze), uomo rozzo e semplice, di nascita ignobile, ma ricco assai: a tal proposizione si spaventarono le due sorelle per essere innamorate, la prima di Ernesto, l’altra di Monsieur de la Mode, nobili ambedue, ma di mediocri assegnamenti; onde per tal motivo ricusarono costantemente di unirsi a Giorgione. Intesa da Lisetta, serva di casa, la lor repugnanza, come scaltra che era, tentò con varj mezzi tirare a sé questa fortuna: per ben riuscirvi si finge contadina Fiorentina sotto il nome di Mea (diminutivo di Bartolomea), sorella di Lisetta, poi Soldato fratello della medesima e con diverse invenzioni e timori obbliga finalmente Giorgione a sposarla, e da tali rigiri si prende il motivo di dare a questa favola il titolo di VEDOVA ACCORTA”. - Il testo corrisponde esattamente all’edizione di Firenze. Cantanti principali: Eugenia Mellini, Caterina Bassi Negri, Costanza Rossignoli, Pietro Pertici con la moglie, e Anna Tonelli. Mancano i nomi del poeta e del compositore.

Corrado Ricci, togliendo dal Montefani, ricorda una recita nel teatro Formagliari a Bologna, nel carnevale 1748 (I Teatri di Bologna ecc., Bologna, 1888, p. 463), ma nulla sa degli autori. Nello stesso carnevale troviamo un Intermezzo a Livorno, teatro S. Sebastiano, pure intitolato la Vedova accorta, ma il testo è diverso, benché i due personaggi sieno ancora Lisetta e Giorgione e i cantanti Mariangiola e Carlo Paganini. La musica poi viene attribuita nel libretto nientemeno che al Pergolesi (certo rubacchiata ad altri Intermezzi, come ben dice il dottor Ulderico Rolandi nel comunicarmi con somma cortesia tali notizie). La Vedova accorta compare nuovamente a Firenze nella primavera del 1748, nel teatro di via Cocomero, sotto nuovo titolo: la Vedova spiritosa (del libretto mi diede gentile notizia il Ro-