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LA SCUOLA MODERNA 213
  Non possiamo, non vogliamo

  Quinci e quindi, noi e tu.
  Donna, donne, e poi non più. (parte

SCENA X1.

Sala in casa d‘Ergasto.

Ergasto, Doralba e Rosmira.

Ergasto. Compatite, Doralba,

Se in casa mia venir v’ho supplicato.
Doralba. Io non avrei negato
Ad Ergasto gentil favor sì lieve.
Ergasto. Ed il perchè voi lo saprete in breve.
Doralba. Non mi fate penar. Son donna alfine;
Vi è noto della donna
Il curioso desio.
Ergasto. Udite, già il cor mio
Smania, pena, sospira,
Per amor di Rosmira. Io so che voi
Sdegnate la nipote
Mirar prima di voi fatta la sposa;
Onde, se desiate aver marito,
Vi ho trovato, Doralba, un buon partito.
Doralba. E chi mai?
Ergasto.   Quello stesso
Signor Belfior, che sdegna una ragazza,
E che per vostro amor smania ed impazza.
Doralba. Che ne dite, Rosmira?
Rosmira.   Io non contrasto;
Purché mi diate2 Ergasto.
Doralba. Lo cedo al vostro amore,
Purché sia mio Belfiore.
Ergasto.   Ecco ch’ei viene.
Doralba. (Far di necessità virtù conviene).

  1. Le scene che seguono furono sostituito da oltre, diverse, nella Maestra di scola.
  2. Nel tasto: date.