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LA SCUOLA MODERNA 209
Drusilla. (Io non so che rispondere).

Belfiore. Presto, parla, o t’ammazzo.
Drusilla. Via, via, manco strapazzo.
Lo volete saper? io ve lo dico:
Della vostra figliuola egli è l’amico.
Belfiore. Di Leonora?
Drusilla.   Gnor sì...
Belfiore.   Che mai direte?
Non può star, non può star.
Drusilla.   Voi lo vedrete.
Belfiore. E voi, signora bella,
Voi dunque siete quella
Che, giurando d’amarmi,
Tendeva a trappolarmi?
Drusilla.   Ah non è vero.
Belfiore. Ne posso star sicuro?
Drusilla. Su l’innocenza mia, signor, lo giuro.
Belfiore. Uh che bestemmia! Basta,
Mi chiarirò. Ma intanto quel briccone
Voglio cacciar di qua, vuò bastonarlo,
E se fa il bell’umor, voglio scannarlo.
Drusilla. Ah non fate, non fate.
Belfiore. Eh lasciate, lasciate.
Drusilla. Farete un precipizio.
Belfiore. Oprerò con giudizio.
Drusilla. Andate a trovar gente.
Belfiore. Di lui non temo niente.
Drusilla. Ah, voi andate ad incontrar la morte.
Belfiore. Benché vecchio io sia, son anco fortenota.
Drusilla. Ma voi...
Belfiore.   Ma tu...
Drusilla.   Ma poi...
Belfiore.   Ma questo è troppo.

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  1. Ed. Verona: Benché vecchio son io, sono ancor forte.