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208 ATTO TERZO
Fuggi, che se Belfiore

Ti trova a parlar meco,
Tutta la rabbia sua sfogherà teco.
Lindoro. Dunque devo lasciarvi?
Fuggirvi, abbandonarvi? Oh questo no!
Il vecchio aspetterò,
E se per causa sua sarò in pericolo,
Gli darò una stoccata nel ventricolo.
Drusilla. A tuo zio?
Lindoro.   A mio zio.
Drusilla. Impiccar ti farai, ragazzo mio.
Lindoro. Non m’importa. Quel vecchio
Io voglio trucidar; con questa spada
Voglio cavargli il fegato, il polmone;
E vederà se io sono un bernardone.
Drusilla. Dunque hai spirito e ardir?
Lindoro.   Son tutto foco.
Drusilla. Coraggioso l’aspetti?
Lindoro.   Oh il Ciel volesse
Che ora qui capitasse!
Drusilla.   Non hai timor?
Lindoro. Non temo alcuno al mondo.
Drusilla. Ecco, ecco Belfior.
Lindoro.   Dove m’ascondo?
Drusilla. Il coraggio dov’è?
Lindoro.   Già se n’è andato.
Drusilla. Asconditi colà.
Lindoro.   Sono imbrogliato. (in una stanza

SCENA V.

Drusilla, poi Belfiore.

Drusilla. Misera me!

Belfiore.   Drusilla,
Chi è colui che colà s’andò nascondere?