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LA SCUOLA MODERNA | 193 |
Drusilla. È una una brava scolara,
Che oltre il ricamo, anche la solfa impara.
Belfiore. Voi gl’insegnate il canto?
Drusilla. Sì signor, sì signor.
Belfiore. Siete un incanto.
SCENA V.
Lauretta e detti, poi Ninetta.
Drusilla. Cara la mia Lauretta,
Cantatemi un’arietta;
Su via, fatevi onore
Alla presenza del signor Belfiore.
Belfiore. Sì, la mia ragazzotta,
Cantate con bravura.
Drusilla. Che poi vi donerà qualche freddura.
Lauretta. Signore, io non ne so;
Farò quel che potrò.
Professore non son, ma dilettante,
E sono principiante.
E poi farò con voi la scusa usata:
Io non posso cantar, son raffreddata.
Lungi da questo core,
Barbaro ingrato amore;
Fuggo gli acuti strali,
Pace sol bramo al cor.
So che l’amor tiranno
Solo è cagion d’affanno;
No, che provar non voglio
D’un barbaro il rigor.
Belfiore. Brava, brava, fanciulla!
Vi vorrei regalar, ma non ho nulla.
Lauretta. Signor, io vi ringrazio.