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LA SCUOLA MODERNA | 191 |
In tutto saggia e destra,
Ma nell’innamorar siete maestra.
Siete furba, siete scaltra,
Ne sapete più d’ogn’altra.
Chi lo sente, chi lo sa,
Bravo, bravo mi dirà. (parte
SCENA IV1.
Drusilla, poi Belfiore.
Certo l’accordo anch’io;
Ma si san contenere i spirti accorti
Più delle bocche strette e i colli torti.
Questo è lo stil ch’ho in uso:
Non domando, non dono, e non ricuso.
Belfiore. Si può venir? (di dentro
Drusilla. Padron, signor Belfiore;
Venga pur, mi fa onore.
Belfiore. Io non vorrei
Cotante cerimonie;
Vuò che andiamo alla buona,
Fra noi non ci è padrone, nè padrona.
Drusilla. Fo il mio dover. (fa una riverenza
Belfiore. Eh via con quest’inchini:
Io non stimo le smorfie, ma i quattrini.
Drusilla. E pur al giorno d’oggi
Le riverenze e i titoli
Più del disnar si stimano.
Vi son di quei che mangiano
A desinar pochissimo,
E si sazian col titol d’illustrissimo 2.