Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1929, XXVII.djvu/196

188


ATTO SECONDO

SCENA PRIMA1.

Rosmira e Doralba.

Doralba. Tacete...

Rosmira.   Ma degg’io?...
Doralba.   Sì ben, dovete,
Stabilito che sia, farvi la sposa.
Rosmira. Pretenderete dunque
Della mia libertà farvi tiranna?
Ed io per compiacervi,
Dovrò sacrificarmi
Ad un uom così vecchio, e difettoso?
Doralba. Non avete giudizio,
Egli è ricco, e ciò basti;
Quest’è il solo pensier che tocca a noi.
Rosmira. Ma prendetelo voi.
Doralba. Io non cerco marito.
Rosmira.   E pur Ergasto
Vi piacerebbe.
Doralba.   A me? mi meraviglio.
Ma trovar non potria
Congiuntura2 migliore della mia.
Rosmira. Credo però, ch’ei non vi pensi punto.
Doralba. Casca morto di me.
Rosmira.   Vi lusingate;
Altrove son diretti
I suoi sguardi, i sospiri,
E leggo nel suo volto
Ciò che gli sta nel cor.
Doralba.   Brava di molto!
Ora non più parole:

  1. Questa scena e la seguente mancano nella Maestra di scola.
  2. Fenzo: congiontura.