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178 | ATTO PRIMO |
Fingono che il cliente abbia ragione,
Sol per mangiargli il fegato e il polmone;
E i medici, fingendo
La malattia mortale
Traggon il proprio ben dall’altrui male;
Fingon gli uomini affetto, ed è interesse;
Fingon le donne anch’esse:
Vedrai un bel visin, ma quello è finto,
Con la biacca e il carmin coperto e tinto.
Lindoro. Mi piace la lezion; ma col mio zio
Perchè finger degg’io?
Drusilla. Perchè egli mi ama,
E sua sposa mi brama.
Lindoro. E soffrir deggio
Per lui la gelosia1?
Drusilla. Che! geloso? geloso? Uh che pazzia!
Nel mondo più non s’usa;
Fu dal buon gusto esclusa.
Vuol l’odierna moda
Che l’uomo di giudizio e taccia e goda.
Lindoro. Queste usanze non so.
Drusilla. La maestra son io, t’insegnerò.
SCENA VIII.
Leonora e detti.
Oggi l’amante mio non ho veduto.
Oh Dei! son disperata;
Temo d’esser dall’empio abbandonata.
Drusilla. E perciò disperarvi!
Vuò il rimedio insegnarvi:
- ↑ Ed. Verona: Soffrir deggio per lui la gelosia?