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168 ATTO PRIMO
N’è causa vostra madre.

Signor sì, signor sì, le madri pazze
Rovinan le ragazze;
Lascian che le figliole vedan tutto,
E questo è poi del bell’esempio il frutto.
Belfiore. (Oh che donna! oh che donna! Una per casa).
Drusilla. Orsù, con sua licenza;
Il tempo è prezioso.
Lindoro, alla lezion.
Lindoro.   Ma qual lezione?...
Belfiore. Mo su via, bernardone;
Si vede ben che siete
Per far numero nato.
Lindoro. (Son più furbo di te, vecchio insensato).
Drusilla. Animo, all’ABC.
Lindoro.   Come?
Drusilla.   Su, dico1.
M’intendi?
Lindoro.   Io l’alfabeto
Imparar a quest’ora?
Drusilla. (Nella scuoia d’amor sei rozzo ancora).
Lindoro. (Ho capito).
Belfiore.   Gnor sì. Che vi par troppo?
Veramente è portento,
Che un bambinel da latte
Impari l’alfabeto.
Bernardon maledetto!
Drusilla. Animo, qui.
Lindoro.   (Che intrico!)
Drusilla. Inginocchiati, dico.
Belfiore. Inginocchione.
Lindoro. Così?
Drusilla.   Così, così.
Belfiore.   Gran bernmardone!

  1. Nell’ed. di Verona segue: "Lind. Che diavolo!