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LA CONTESSINA 151
Pancrazio.   (Oh che baggian!)

Gazzetta. (El ghe l’ha (atta ben da cortesan1).
Pancrazio. Su, via, Lindoro, andiamo.
Lindoro.   Oh Dei! Contessa,
Fu amor colpa del allo.
Contessina.   Oh che m’avete,
Crudele, assassinata!
Conte. Di me che si dirà? Figlia sgraziata!
Tutto il mondo è informato
Di questo matrimonio.
Si sa ch’è stato in casa
Lo sposo con la sposa;
Quest’è una brutta cosa.
Figlia, per l’onor tuo questo è il partito:
Lindoro, qual si sia, sia tuo marito.
Contessina. Amor fa de’ gran colpi. Io non dissento
D’abbassarmi per lui.
Pancrazio.   Piano di grazia,
V’ho da essere anch’io.
Conte.   Sei fortunato.
Sarai con il mio sangue apparentato.
Pancrazio. Eh prendete, signor, miglior consiglio.
Non è per un mio figlio
L’illustrissima vostra contessina.
Mandereste in rovina
La vostra nobiltà.
Conte.   Fatto è l’imbroglio.
Vuò che sposi Lindoro.
Pancrazio. Ed io non voglio.
  Tua figlia, ah ah,
  Pretende, uh uh,
  Mio figlio, oh oh,
  Oh questo poi no.

  1. Qui astuto: vol. II, 121. Vedi poi vol. I. pag’. 157.