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ATTO SECONDO.
SCENA PRIMA.
Strada remota.
Pancrazio e Lindoro.
Lindoro. Il dissi,
Che negata l’avria.
Pancrazio. Negarla è il meno,
Ma i strapazzi, le ingiurie? Ah giuro al Cielo,
Sofferirle non vuò.
Lindoro. Che s’ha da fare?
Che pensate di far?
Pancrazio. Lascia per ora
D’amoreggiar colei; poscia col tempo
Penseremo la via di vendicarci.
Lindoro. Ah caro padre, eccomi a’ vostri piedi.
Pancrazio. T’intendo, gran tormento
Ti darebbe il lasciarla un sol momento.
Non è così?
Lindoro. Pur troppo è ver; ma quello
Che mi tormenta più, si è la promessa
Fattagli che verranno
Da Milano le prove in quantità
Della mia simulata nobiltà.
Pancrazio. Oh grande amor di padre! Oh bel ripiego
Mi suggerisce a tuo favor la mente!
Vanne, attendimi in casa; anch’io fra poco
Vi giungerò.
Lindoro. Ditemi, a qual partito
D’appigliarvi pensate?
Pancrazio. Io nulla ancora
Ti voglio dir. Va via curioso. Oh quanto,