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130 | ATTO PRIMO |
Conte. Vecchio, ti compatisco, rimbambisci:
Non sai ciò che ti dici.
Pancrazio. Io so, che alfine
Vi perderei del mio dando un figliuolo,
Sì ricco e sì ben fatto,
Ad una figlia d’un villan rifatto.
Conte. Rider mi fai, povero babuino 1.
Non sai che la contessa,
Degna prole del mio nobile tralcio,
Fu richiesta in consorte
Da principi e da duchi?
Va, che il padre tu sei de’ mamaluchi.
Mia figlia, ah ah!
Pretender, oh oh?
Tuo figlio, uh uh?
Va via, torlulù.
Villano, - baggiano,
Da rider mi fa.
Rammenta chi sono,
Rammenta chi sei.
Punirti dovrei,
Ma al sangue perdono
La tua inciviltà. (parte
SCENA IX.
Pancrazio, poi la Contessina.