Triticone. Basta, basta così. (Se più s’avanza,
Ei scoprirà di peggio).
Il passato in narrar siete eccellente;
Dite pure il presente.
Giacinto.
Sul vostro crin si spargono,
Da un vago volto amabile
Siete ferito ancor.
Triticone. Pur troppo è ver, pur troppo
Grand’astrologo siete in fede mia;
Deh proseguite pur l’astrologia.
Giacinto. Ma questa femmina
Di cuor volubile
Vi burlerà.
Perch’ella è giovine,
Con queste ceneri
Non si confà.
Triticone. (Quest’è quel che mi pesa,
Ma saprò ben con arti buone e belle
Vincer gl’influssi delle avverse stelle).
Un gran concetto io formo
Della vostra virtù.
Rosalba. Che diavoi fate? (toma
Non è finita ancor questa faccenda?
Avvertite, signor, che voglio anch’io...
Triticone. Sì, sì, ma ancor per poco
Ritiratevi in grazia.
Giacinto. (Oh che volto gentil!)
Rosalba. (Che bella grazia!) (si ritira
Triticone. Voi, signor indovino,
Del passato e presente
M’indovinaste affé tutto a puntino;
Ma perchè del futuro
Non vorrei s’avverasse il vostro detto,
Mi ritrovo costretto