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LA PUPILLA | 83 |
Rosalba. Deh non mi tormentate;
Sapete che le donne son curiose;
Ditelo adesso dunque, se mi amate.
Triticone. (A un sì forte scongiuro io non resisto:
L’amo pur troppo!) Udite,
Vi voglio maritar.
Rosalba. Ma come mai?
Se tanto mal degli uomini diceste?
Triticone. Dei giovani1 parlai, ma non dei vecchi.
Rosalba. Che? forse?...
Triticone. Sì, mia cara;
Io voglio maritarvi,
Ed un vecchio prudente io voglio darvi.
Rosalba. Un vecchio? Un vecchio a me?
(Il mio signor tutor s’inganna affé).
Triticone. Che gran fortuna
Se vi toccasse
Un vecchiarello
Robusto e bello,
Come son io!
I giovani d’oggi,
Credetemi, o figlia,
Non serbano fede.
Ben pazza è chi crede
Al loro desio2.
SCENA III.
Giacinto e detti.
Perdonate l’ardire!
Triticone. Come sarebbe a dire?