Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1928, XXVI.djvu/63


IL GONDOLIERE VENEZIANO 61

PARTE PRIMA.

SCENA PRIMA1.

Buleghin solo.

Buleghin. Cosa dirastu mai, Bettina cara,

Che tardi son vegnuo a retrovarte 2?
Za me feguro
De vederla instizzada,
Rabbiosa co è una chizza3,
Buttar le bave come fa un serpente,
E dir che ella de mi no pensa gnente.
Ah ziogo maledetto!

  1. Questa divisione in scene trovasi soltanto nell’ed. Zatta, come abbiamo detto a pag. 17 del presente volume, nota I.
  2. Nella ed. Malatesta questi versi sono così spezzati: “Cosa dirastu mai, — Bettina cara, — Che tardi son vegnuo — A retrovarte; - Za me feguro ecc.”.
  3. Come una cagna.