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LA VENDEMMIA | 521 |
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Cecchina. Non so niente.
Ippolito. Dunque voi? (a Rosina
Rosina. Sono innocente.
Ippolito. Tutte due vi scaccerò.
a due | Padron caro, padron bello, | ||
Cecchina. | Non volete bene a me? | ||
Rosina. | Voi mi date un fier martello, | ||
E il mio cor non sa il perchè. |
Ippolito. Ragazzine mie belline,
Certo foco sento in me.
Cecchina. Rosina. Ippolito |
a tre | Cresce il foco a poco, a poco, E il mio cor non sa il perchè. |
Fabrizio. Presto, presto, guarda, guarda.
(esce Fabrizio correndo
Dai al ladro, che ha rubato
Fin adesso ha vendemmiato,
E con l’uva se ne va.
Tutti. Guarda, guarda, presto, presto;
Dai al ladro che sen va.
(Tutti corrono via; Fabrizio con somma pace si pone a mangiare
Fabrizio. Che spirito pronto,
Che bella invenzione.
Per far colazione
Pensato ho così.
Che buona pietanza,
Che vino perfetto.
Che sia maledetto,
Ritornano qui.
Cecchina. Dov’è il ladro? (a Fabrizio
Fabrizio. Chi lo sa? (mangiando
Rosina. Dov’è andato? (a Fabrizio
Fabrizio. Per di là. (come sopra
- ↑ Testo: rubbato.