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514 | PARTE PRIMA |
Cecchina. Perchè gli anni passati
M’avete regalato.
E in quest’anno...
Ippolito. Il regalo è preparato.
Cecchina. Davver?
Ippolito. Sì, gioia mia,
Eccovi un regaletto1,
Eccovi di ricamo un fazzoletto.
Cecchina. Oh bello! oh quanta invidia
Rosina proverà!
Ippolito. Non gliel mostrate.
Cecchina. Non glielo mostrerò, non dubitate.
SCENA IV.
Rosina e detti.
Ippolito. Rosina,
Venite qui con noi.
Rosina. Che volete da me? non son per voi.
Ippolito. Perchè?
Rosina. Perchè Cecchina
È sol la fortunata.
Cecchina. Sì signora, il padron m’ha regalata;
(Sì, per farle dispetto).
M’ha regalato questo fazzoletto.
Ippolito. Gran donne per tacer.
Rosina. Me ne consolo.
Serva di lor signori. (vuol partire
Ippolito. E dove andate?
Rosina. A fare i fatti miei;
- ↑ Nel testo, scorrettissimo, è stampato qui e più sotto: rigaletto.