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498 PARTE SECONDA
Lorino. Forse sì.

Madama. Perchè?
Lorino. Vuò consigliarmi un pocolin1 da me.
Madama. Vi scordate l’amor?
Lorino. Me lo ricordo,
Che non son mica sordo, e mi sovviene,
Che mi faceste sospirar ben bene.
Madama. Son la vostra Geltrude.
Lorino. Siete la madamina
Amabile, cortese,
Del generai Tedesco e del Marchese.
Madama. (Fortuna che non sa dell’altro ancora). (da sè
Son quella che v’adora,
Che in avvenir non tratterà che voi.
Lorino. Dell’avvenir ci parleremo poi.
Or parliam2 del passato;
Mi avete tormentato fieramente:
Ed ora non ne vuò saper più niente.
Madama. Barbaro, crudelaccio,
Mi vedrete morire.
Lorino. Eh vi sarà
Chi vi consolerà.
Madama. Lorino mio,
Deh non mi abbandonar.
Lorino. Madama, addio. (fa atto di partire
Madama. (Possibile ch’ei vada!) (da sè
Lorino. (Oh, non ho cuore.
D’abbandonar la cruda). (da sè
Madama. Ehi, Lorino, mio ben.
Lorino. Che vuoi, Celtruda?
Madama. Vuoi partire?
Lorino. Non so.
Madama. Vuoi lasciarmi così?

  1. Testo: poccolin.
  2. Testo: parliamo.