Tascadoro. Or dove mi nascondo?
Pelarina. Olà, fermeve,
Che ve gh’ò da parlar.
Tascadoro. Le mie sventure
Non ancor son finite?
Volpiciona. Grazie, grazie infinite
A ella, siora maschera, ghe rendo,
Che la m’ha fatto dar la roba mia,
E la fa che culia1 vaga a radicchi2:
Per vita mia un regalo
Mandar ghe vogio de pastei bruicchi3.
Tascadoro. Possibile che ancora
Si voglia ch’io sia donna?
Pelarina. Oibò; adesso vu se sior Tascadoro.
Tascadoro. Come I mi conoscete? (Oh mia vergogna!)
Pelarina. (Che piacere è mai questo!)
Volpiciona. Presto, figliuola, presto,
Il signor Conte attende...
Tascadoro. Che!
Pelarina. Aspetti, io non ho fretta.
Tascadoro. Oh diavolo!
Volpiciona. |
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a due |
Ah ah, la mascheretta.
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Pelarina.
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Tascadoro. Pelarina crudele,
Di tanti doni in premio
Ridurmi in questo stato?
Questo dunque è l’amor?...
Pelarina. Stai ben burlato.
Mirate il bel galante,
L’adorabile amante!
Tascadoro. Ah la rabbia m’accora.
Volpiciona. Signora Tascadora,
- ↑ Colei.
- ↑ Vada alla cerca. Manca questa frase nei vocabolari.
- ↑ Leggesi pastèi (pastelli) bruici. Quest’ultima voce manca nei lessici e nei glossari. Bruo significa brodo.