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48 PARTE TERZA
Tascadoro. Or dove mi nascondo?

Pelarina.   Olà, fermeve,
Che ve gh’ò da parlar.
Tascadoro.   Le mie sventure
Non ancor son finite?
Volpiciona. Grazie, grazie infinite
A ella, siora maschera, ghe rendo,
Che la m’ha fatto dar la roba mia,
E la fa che culia1 vaga a radicchi2:
Per vita mia un regalo
Mandar ghe vogio de pastei bruicchi3.
Tascadoro. Possibile che ancora
Si voglia ch’io sia donna?
Pelarina. Oibò; adesso vu se sior Tascadoro.
Tascadoro. Come I mi conoscete? (Oh mia vergogna!)
Pelarina. (Che piacere è mai questo!)
Volpiciona. Presto, figliuola, presto,
Il signor Conte attende...
Tascadoro. Che!
Pelarina.   Aspetti, io non ho fretta.
Tascadoro. Oh diavolo!

Volpiciona. a due Ah ah, la mascheretta.
Pelarina.
Tascadoro. Pelarina crudele,

Di tanti doni in premio
Ridurmi in questo stato?
Questo dunque è l’amor?...
Pelarina.   Stai ben burlato.
Mirate il bel galante,
L’adorabile amante!
Tascadoro. Ah la rabbia m’accora.
Volpiciona. Signora Tascadora,

  1. Colei.
  2. Vada alla cerca. Manca questa frase nei vocabolari.
  3. Leggesi pastèi (pastelli) bruici. Quest’ultima voce manca nei lessici e nei glossari. Bruo significa brodo.