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LA CANTARINA 487
Madama. No, che vi voglio bene.

Ma se lo stato vostro
Fa sì che a me non ne possiate dare,
Aiutatemi almen a risparmiare.
Lorino. Sempre per me non anderà così.
Verrà, verrà quel dì,
Che ricca forse potrò farvi ancora.
Madama. Io v’amo adesso, e vi amerò più allora;
E sarà tutta vostra,
Se il Ciel così destina,
La grazia di madama Cantarina.
  Questo volto, questa mano,
  Che ciascun sospira invano,
  Sol per voi si serberà.
  Ma facciamo patti chiari:
  Come stiamo di denari?
  Siete senza? Via di qua.
  Ne averò...
  Far potrò...
  Spenderò...
  Donerò...
  Il presente mi consola;
  Il futuro, signor no.
  Se ne avrete, mio sarete;
  Ma fra tanto, che si1 fa?
  Con pazienza, con prudenza,
  Tollerar vi converrà. (parte
Lorino. Povero galantuomo,
Che mi tocca soffrir? Soffrir conviene
Per la ragione che le voglio bene;
E poi, per dir il vero,
Lontano da mio padre,
S’ella non mi aiutasse,

  1. Testo: ci.