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380 PARTE PRIMA
Tremo ad ogni momento:

Tutto mi fa spavento, e già m’aspetto
Che con tutte le mie calde preghiere,
Anco di casa mia faccian quartiere.
Oimè! chi è questi? chi è di là? Lesbino,
Dove sei? chi domanda? (a Roccaforte che viene

SCENA II.

Roccaforte e detta.

Roccaforte.   È lei, signora,

La padrona di casa?
Bellinda.   A’ suoi comandi.
Roccaforte. Scusi. Venite avanti.
(entrano alcuni Soldati col bagaglio di Roccaforte
Bellinda.   (Oimè! ci sono). (da sè
Roccaforte. Vi domando perdono.
Roccaforte son io,
Offiziale di rango, e cavaliere;
Ed è la vostra casa il mio quartiere.
Bellinda. Ma... signor... non vi è loco.
Roccaforte. Mi contento di poco.
Bellinda. Ho un solo appartamento...
Non ho che una cucina ed una stanza.
Roccaforte. Per il bisogno mio sono abbastanza.
Bellinda. Ed io, signore...
Roccaforte.   E voi
Vi servirete dello stesso foco.
Bellinda. Ma... la camera è quella che mi preme.
Roccaforte. L’abitarem, se ciò v’aggrada, insieme.
Bellinda. Signor, mi meraviglio.
Chi pensate ch’io sia?
Con le donne onorate
Non si parla così...