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L'AMANTE CABALA 311
Lilla. Guardain’in faccia.

Catina. Vòltate in qua.
Lilla. 11 tuo rossor comprendo.
Catina. Ti tasi per vergogna.

a due Ti voglio maltrattar peggio d’un can1.
Filiberto. (Or la biscia beccò2 il ciarlatan).

Lilla. Vuò le mie doppie.
Catina. Voggio el mio oro.

a due Lo voglio, se no
In mezzo la strada io ti spoglierò.
Filiberto.   Signore cortesi,

  Non fate palesi
  Gli error d’un meschin.

Lilla.
Catina.

Non voglio ascoltarti, (gli levano il cappello e la perucca
     Ma voglio spogliarti.
     Briccone, assassin.

Filiberto.   La testa scoperta

  Può farmi del male,
  Vendetta mortale
  Non fate con me.

Pietade non merti, (gli levano il vestito
Lilla. Tu fost’infedele,
Catina. Tiranno crudele,
Pietade non v’è.
Filiberto.   Io tremo dal freddo:

  Con questo spogliarmi,
  Volete ammazzarmi.
  Crudeli, lo so.

Di te più non penso,
Lilla. Non voglio ascoltarti,
Catina. Piuttosto ammazzarti
Risolver saprò.
  1. Anche Catina, qui e più eventi, parla il lingueggio stesso di Lilla. Mancano le voci dialettali.
  2. Zatta: ha beccato.