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296 PARTE SECONDA
Filiberto. Mi dimandò, se ancora è mezzogiorno.

Lilla. Dunque con voi ha qualche confidenza.
Filiberto. Vi giuro in mia coscienza,
Che io non la conosco. (Oimè che imbroglio!)
Meglio è che ce n’andiamo.
Lilla.   Io prima voglio
Saper chi è quella maschera. (forte
Catina.   Patrona, (si avanza
La vuol saver chi son?
Filiberto.   (Eccom’in mezzo).
Catina. Fursi l’al saverà per el so pezo 1.
Filiberto. Per amor mio stè zitta e mascherada.
(piano a Catina
Se mi volete ben, dissimulate. (piano a Lilla
Lilla. Io sopporto per voi.
Catina.   Per vu sopporto.
Filiberto. (Filiberto meschin! son mezzo morto).
Lilla.   Ho dentro lo stomaco
  Un certo rammarico,
  Mi treman le viscere,
  Nè so dir perchè.
Catina.   La rabbia me rosega,
  L’invidia me tossega,
  I lavri me morsego,
  Nè so dir perchè.
Filiberto.   Io veggo un gran torbido,
  E temo che i fulmini
  Cadran sopra2 me.
Lilla.   Seguitemi ormai,
  Venite con me.
Filiberto.   Vi seguo, mia cara,
  Son tutto per voi.
Catina.   Vegnì da mia mare,
  Vardè, no manchè.

  1. Valvas. e Tevernin stampano: pezzo.
  2. Zatta, per errore: su.