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L'AMANTE CABALA 275
La parlerà con ella, e se la vuol,

Effettuar se pol
La prudente intenzion de mio sior pare.
Filiberto. Ma no sarave meggio,
Ch’ella vegnisse zoso? In do parole
S’aggiustaremo presto tra de nu;
Sta sorte de negozi
I vuol esser trattadi a tu per tu.
Catina. Che l’aspetta un pochetto:
Finzerò co mia mare,
Che la ventola1 zo me sia cascada,
Onde co sta finzion vegnirò in strada. (entra
Filiberto. Il principio va bene;
Se questa è figlia ricca,
Mi saprò approfittar de’ beni suoi;
Ma s’ella fosse poi
Povera di sostanze,
Farò presto svanir le sue speranze.
Oh, vien la vedovella:
Non vorrei s’incontrasse con quest’altra.
Eh, non mancan pretesti a mente scaltra.

SCENA V.

Lilla e detto.

Lilla. Eccomi; in questa borsa

Cento doppie vi sono,
Parte della mia dote a lei promessa.
Per far qualche spesetta
Questa somma cred’io che sia bastante,
E nel dì delle nozze avrà il restante.
Filiberto. Con il far tanti conti, (prende la borsa
Ci possiamo 2 imbrogliar; meglio sarebbe
Darmele tutte assieme.

  1. Ventaglio.
  2. Valvas. e Tev.: potiamo.