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LA PELARINA 25

PARTE SECONDA.

SCENA PRIMA.

Pelarina e Volpiciona.

Volpiciona. Ma con tanti riguardi

Vuoi lasciarti scappar la tua fortuna.
Pelarina. Voi dite ben: peliamolo, peliamolo,
Giacchè il gonzo è caduto;
Ma non pensate a tutto.
Quand’ei donato avrà, vorrà ch’io doni,
Che non son così buoni
Gli uomini al giorno d’oggi
Le speranze a pagar: la splendidezza
Fan divenir mercato,
E voglion coi regali aver comprato.
Volpiciona. S’io non sapessi, o figlia,
Quanto in uscir da perigliosi incontri
Prudente e scaltra sei,
Credimi, a un rischio tal non t’esporrei;
E poi per tua custodia
Non son io sempre desta?
Pelarina. Ma tutta la mia pena or non è questa.
Tascadoro pelato,
Almen dell’amor suo vorrà parlarmi;
Io non voglio annoiarmi
No1 con quel babbuin2i; soffrir nol posso.
Volpiciona. Tutto ha il rimedio suo, fuor che quest’osso.
Diamogli, quando vien, quella pelata
Che abbiam premeditata;
E poi con una burla,

  1. Ed. Zatta: Giammai.
  2. Nelle vecchie stampe: babuin.