Pelarina. Voi amate, o signore?
Come creder poss’io?
Tascadoro. Sentite il core.
Volpiciona. Eh non vanno gli amanti
Con questo collarone,
Nè vestiti così da cappellone1.
Tascadoro. Oh! Come van?
Pelarina. Politi nel vestire:
Abito corto con larghi faldoni,
Attillati calzoni alla spagnola,
Manica a mezzo braccio,
Di bianchi pizzi e fini il manicino2,
Piccolo cappellino, anzi invisibile;
Perrucchin 3 col topè 4,
Di dietro il maronè5 con borsa o coda;
Scarpa senz’alzatura in su voltata,
Calzetta fiammeggiante e ben stirata;
Col piè sempre in cadenza,
Con la testa in iscorcio,
Nel favellar gentili,
Nel conversar civili e rispettosi:
M’intendete? Così van gli amorosi.
Tascadoro. Anch’io, anch’io... vedrete.
Ah Pelarina mia, che belle cose
Che insegnate m’avete!
Purchè a voi piaccia, tutto
Io saprò far prima che venga sera.
Volpiciona. Ma la lezione non udiste intiera.
Tascadoro. V’è ancor di più? Spiegatevi;
Che debbo far per esser vero amante?
- ↑ Così doveva chiamarsi chi portava un gran cappello, secondo l’antica moda.
- ↑ Così in tutte le stampe, per manichino.
- ↑ In tutte le stampe: perucchin, con grafìa veneta.
- ↑ Ed. Zatta: tupè.
- ↑ Voce dialettale del tempo, d’origine francese, che non si trova nei dizionari e glossari. Marron significa grosso riccio di capelli annodato con un nastro. Marroner, spiega il Nouveau Dictionnaire François-Iialien par M. l’abbé François D’Alberti (Bassano, Remondini, 1777): “Innanellare, arricciare con grossi ricci i capegli”.