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LA BOTTEGA DA CAFFÈ 229
Finchè mi avesse offerto (a Zanetto

Un anel di diamanti, un orologio,
Una scatola d’oro, o cosa tale,
Accettato averei il cerimoniale:
Ma offerirmi denari!
Gli dimando 1 perdono,
Donna di tale affare io già non sono.

Signor mio, v’è un gran divario,
     Mercenario - non ho il core;
     So far caso d’un favore,
     Se nol veggo interessato:
     Al mercato
     Vada lei, se vuol comprar.
Per un guardo, per un vezzo,
     Certo prezzo - non pretendo,
     La mia grazia altrui non vendo.
     Quello sol può incatenarmi,
     Che d’amarmi
     Nobilmente sa mostrar.

Narciso. Lustrissimo patron, hala ascoltà

Che maniera gentil?
Zanetto.   La m’ha copà.
Narciso. Mi gh’ò paura che la sia istizzada.
Zanetto. Come se poderave
Farghe passar la collera?
Narciso. Mi ghe dirò. Che vuol un regaletto
Fatto con bona grazia.
Zanetto.   Co sto anello
Faremio gnente?
Narciso.   Sì, l’è bon e bello.
Zanetto. Come ghe l’hoi da dar?
Narciso.   La ghel presenta
Con un dei so graziosi complimenti.

  1. Zatta: domando.