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20 PARTE PRIMA
Tascadoro. Ah ah.

Pelarina.   Forse le scale
Gli han1 dato questo affanno?
Tascadoro. Ah ah.
Pelarina.   Ride? di che?
Tascadoro.   Del vostro inganno.
A pranzo2 da un amico
Sono stato invitato,
E ho dato una mangiata da gran porco.
Pelarina. (Che civile parlar!)
Tascadoro.   Tanto gonfiato
È il ventre mio, che reggermi non posso.
Tastate che tamburo.
Pelarina.   Eh già, lo credo.
(Possa crepar).
Volpiciona. (Ma che mai fa? Che vedo?)
Tascadoro. Confitto in questo dente
Parmi d’aver ancora un salciccione.
Volpiciona. Lo pulisca, ha ragion3.
Pelarina.   (Che mascalzone!)
Tascadoro. Dite, la mia ragazza,
Studiaste ben la parte?
Pelarina. Studiai... Che è questo? Oibò.
Volpiciona. Sporcar il fazzoletto
Non è già pulizia.
Tascadoro. Voi dite ben. Bueh! (ruttando4
Pelarina.   (Che porcheria!)
Tascadoro. Signora Volpiciona,
Quanto voi mi vedete industrioso,
Tanto son per la figlia anco amoroso.
Volpiciona. Odi che bella sorte, o figlia mia.
Il signor Tascadoro

  1. Ed. Valvasense: Gl’han.
  2. Edd. Valvasense, Tevernin e Savioli: pranso.
  3. Tev., Sav. e Zatta: Lo pulisca a ragion.
  4. Così nell’ed. Zatta. Nelle edd. Valv., Tev. e Sav. si legge: “Tascadoro. Voi dite ben. Pelarina. (Bueh, che porcheria I)”.